Tim al Milan, impressionano (in modo diverso) Juve e Inter

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  1. °CrazySummer°
     
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    Il Milan ha vinto il Trofeo, ma senza vincere nemmeno una partita. Poco si dirà. Non proprio, se si considera che il parco attaccanti era completamente assente, che Kakà è reduce da un'operazione. Che Flamini era indisponibile, che Zambrotta ha giocato solo 45 minuti. E allora Ancelotti si gode King Kong Seedorf, che non è centrocampista, non è trequartista, non è attaccante. Semplicemente sa giocare a calcio, e nonostante sia il calciatore che ha vinto più Champions con squadre diverse, ha ancora una voglia matta di impegnarsi. Sempre. E fa due gol, tiene a galla il Milan con la Juve, poi con l'Inter trotterella fino a uscire stremato. Ronaldinho è avvisato. Il 10 ha ancora un suo proprietario, non solo per quel che riguarda il numero di maglia. In pectore. Che se lo merita tutto. E il brasiliano per meritarsi un posto in campo dovrà fare davvero il Ronaldinho. Qui non si può bluffare. E non può più bluffare nemmeno Ancelotti, dopo ieri sera: il titolare tra i pali dovrà essere Abbiati. Troppo reattivo, troppo sicuro, troppo portiere. Vai a vedere che il migliore acquisto del Milan si rivelerà proprio lui. Il portiere dello scudetto di Zaccheroni.

    Capitolo Juve. Innanzitutto ci dicano dove hanno trovato quel Fausto Rossi. Giuseppe Rossi, Valentino Rossi, Antonio Rossi. Ora Fausto. Che sia calcio, canottaggio o motociclismo, il cognome Rossi in Italia e nel mondo pare destinato a diventare sinonimo di talento. Non fa eccezione questo furetto di 17 anni schierato da Ranieri a sorpresa sulla fascia sinistra (lo stesso Claudio a fine partita ride quasi incredulo "il ragazzino ha fatto una partita straordinaria") che fa ammattire Maicon e insieme a Ekdal è già diventato un beniamino del Comunale. Poi c'è il solito Trezeguet con le sue zampate, Del Piero che si inventa una magico doppio palo su punizione che fa venire il torcicollo a Julio Cesar, e uno Knezevic splendida sorpresa. Bravo pure Mellberg. Sfortunato Amauri, che esce per infortunio al sopracciglio, e che avrebbe voluto spaccare il mondo. Ci saranno altre mille occasioni. Intanto l'occasione la sfrutta Iaquinta, sottovalutatissimo, importantissimo. Concludiamo con Chiellini: se qualcuno avesse ancora dei dubbi. E' fenomenale. Mourinho a fine gara ha fatto a Ranieri gli auguri per i preliminari di Champions: con questa Juve, non ne ha bisogno.

    Capitolo Inter. Esordio choc di Mourinho con il calcio che conta. Mille attenuanti, certo. Materazzi che si fa subito male (ma l'anagrafe conta, non bisogna sorprendersi). Cambiasso è un campione e si sforza di fare il centrale difensivo, ma miracoli non ne può fare. Il portoghese ha detto che la vera Inter si vedrà tra un mese. Speriamo per lui e per i tifosi, perchè ieri il gioco è stato tremendamente assente. Speriamo pure per Moratti, con quello che gli è costato. I tre davanti fanno più confusione che il resto. Mancini si impegna, buoni segnali da Adriano. Ma insomma per il momento di Special in questa Inter c'è poco o nulla. Per ora. Mancini, quello che si pronuncia con la "c", ieri sera sarà andato a dormire con il sorriso con le labbra. Mancini, quello che si pronuncia con la "s" un po' meno. Ma è ancora luglio. Però noi questo possiamo commentare. E lo facciamo volentieri.
     
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