Carlà snobba la 'Sarkomobile" Ogni tanto 'scappa' sulla sua Musa

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  1. °†CrazySummer†°
     
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    Parigi, 13 dicembre 2008 - Non tutti sanno quanto la first lady di Francia sia affezionata al Belpaese e soprattutto alle aziende del Made in Italy che hanno reso grande lItalia nel mondo. Secondo fonti ben informate dellentourage dellEliseo, infatti, nonostante il poderoso parco macchine del quale può usufruire la coppia presidenziale, Carlà non ha voluto rinunciare a utilizzare, di tanto in tanto, la propria Lancia Musa, che lei stessa contribuì a lanciare in tutto il mondo in uno spot pubblicitario realizzato poco prima del fatidico incontro tra la ex top model e Nicolas Sarkozy.



    La questione auto allEliseo non è secondaria: basti pensare che il Presidente francese aveva fatto impazzire i media internazionali per la scelta dellauto presidenziale. La Sarkomobilè, come i giornali lhanno ribattezzata, è una Renault: una versione speciale della Vel Satis, più lunga del modello originale ed equipaggiata con nuovissimi sistemi di comunicazione, anche se precedentemente aveva sfilato sugli Champs-Elisees a bordo di una Peugeot 607.

    Ma secondo quanto afferma la testata di gossip internazionale Metropolitan Post, Carla Bruni, che è stata per anni volto pubblicitario di Lancia, per una curiosa forma di scaramanzia non si separa mai dalla Musà che laveva vista, nello spot, intenta a suonare la sua chitarra, comodamente seduta sui sedili posteriori della vettura. I principali capi di Stato e di Governo, e come loro le rispettive consorti, hanno sempre scelto modelli di fabbricazione nazionale: George W. Bush viaggiava a bordo di unamericana Cadillac; Jaguar per il primo ministro britannico Gordon Brown; una Lancia Thesis per Giorgio Napolitano, e nel parco macchine di Vladimir Putin non mancano le vecchie auto sovietiche Zil e Uaz. Ma la First lady francese ha deciso di infrangere questa tradizione per dare un chiaro segnale della sua appartenenza italica.



    Le occasioni di guida non sono certo numerose, anche perchè, come è noto, la Bruni è sprovvista di patente. Sembra però che ogni tanto, lontano dai riflettori, si faccia accompagnare dal suo autista personale nei mercatini anonimi parigini e nei quartieri etnici proprio a bordo della Lancia Musa, per non dare troppo nellocchio. Anche le sue fughe in incognito, però, sono soggette al controllo delle guardie del corpo.

    La ex top model è sempre scortata da ferree ma discrete misure di sicurezza. La prudenza non è mai troppa, ma Carla con la presenza di un numero eccessivo di bodyguard si sentirebbe privata di quel feeling particolare che la lega alla gente comune. «La scorta mi divide troppo dal popolo: voglio essere vicina a tutti i francesi», pare abbia una volta esclamato la bella premiere dame.

     
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