21/03: Giornata Antimafia

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  1. »Rotten Alice
     
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    La marcia del 21 marzo a Napoli, per la quattordicesima giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie inizia con l'inno d'Italia. Lo cantano i familiari delle vittime della criminalita' organizzata, in testa ad un corteo che raggiungera' piazza del Plebiscito. Migliaia di persone hanno gia' affollato il lungomare napoletano: provengono da trenta Paesi del mondo e da tutte le regioni italiane. ''Migliaia e migliaia di persone sono qui oggi per un abbraccio alla citta' - dice don Luigi Ciotti, presidente nazionale dell'associazione Libera che ha promosso la tre giorni dedicata all'antimafia- e' un segno di attenzione a chi si impegna tutti i giorni contro la criminalita' organizzata. Oggi siamo qui per ripetere che occorrono meno parole e piu' fatti''. A Napoli sono arrivate 1500 persone dal Piemonte, mille dalla Sicilia, a bordo di due navi, 300 dalla Toscana, 800 autobus di studenti delle scuole di tutto il Paese, negli alberghi partenopei sono stati ospitati la notte scorsa 480 familiari delle vittime, gli stessi che aprono il corteo di Libera, esponendo le fotografie dei loro cari scomparsi.

    'AMMAZZATECI TUTTI', POLITICA RIDIA FIDUCIA
    CATANZARO - Il movimento antimafie "Ammazzateci tutti", nato all' indomani dell'omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, aderisce e partecipa a Napoli alla giornata nazionale in memoria delle vittime di mafia promossa dall'associazione "Libera" di don Ciotti. "Ci siamo, come ogni anno - è scritto in una nota - ed oggi andiamo a Napoli per abbracciare don Ciotti ed i nostri fratelli campani". "Contro le mafie - afferma il leader del movimento Aldo Pecora - serve una forte presa di coscienza soprattutto per i politici. Le varie commissioni parlamentari antimafia in questi anni hanno prodotto relazioni su relazioni, ma le leggi contro la mafia sono state poche e troppo leggere. Con alcune buone modifiche si potrebbero colpire in modo pesante le organizzazioni criminali". "Mi auguro davvero - conclude Pecora - che la politica non venga anche a Napoli solo per asciugare le lacrime dei familiari delle vittime, ma che cominci seriamente a ridare fiducia nella giustizia a loro, ai cittadini ed a tutti i giovani". La delegazione di Ammazzateci Tutti sarà guidata da Rosanna Scopelliti, figlia di Antonino Scopelliti, sostituto procuratore generale di Cassazione, ucciso in Calabria nell'agosto '91.

    IERVOLINO,RAGAZZI IN CORTEO SEGNO SPERANZA
    ''Questa e' soprattutto una giornata di impegno e tutti i ragazzi che ci sono qui intorno sono il segno di una fortissima speranza''. Lo ha detto il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino intervenendo alla quattordicesima giornata in memoria delle vittime della mafia e della camorra. ''La veglia di ieri in ricordo di don Peppino Diana - ha detto il sindaco - ha trasmesso la sensazione viva di quanto Napoli abbia sofferto. C'e' voglia di pulizia, di civilta', Napoli e' sempre stata una citta' civile''. ''Questa citta' - ha concluso il sindaco partenopeo - deve poter sviluppare tutte le sue energie, libera da interessi malavitosi perche' il governo della citta' deve essere nelle mani dei napoletani e non sotto il controllo della camorra''.

    BASSOLINO, DA NAPOLI MESSAGGIO SPERANZA E FIDUCIA
    Dalla citta' di Napoli arriva un messaggio forte contro tutte le mafie: il presidente della Campania Antonio Bassolino, in corteo per la 14/ma giornata della memoria delle vittime della criminalita' organizzata, guarda con ottimismo alla folla che ha invaso il lungomare partenopeo e lancia un appello al governo perche' siano date piu' risorse e piu' mezzi alle forze dell'ordine e alla magistratura. ''La camorra e la mafia non sono invincibili, non sono eterni - ha detto Bassolino -. Da questa manifestazione arriva un messaggio straordinario di speranza e di fiducia, e questo non era scontato. La risposta di Napoli e della Campania sono straordinarie, come l' energia messa in moto oggi da questa terra e da questo paese''. Il governatore sottolinea l'importanza della costanza nella guerra alla criminalita' organizzata: ''La parola d'ordine e' continuita'. Contro la camorra e la mafia bisogna combattere 365 giorni all' anno, perche' 365 giorni all'anno agisce la criminalita' organizzata''. Alla domanda se il governo attuale faccia abbastanza per contrastare le mafie, Bassolino ha risposto: ''Il ministro dell'Interno si impegna con serieta' su questo fronte. Servono piu' risorse e mezzi per le forze dell' ordine e la magistratura. In molte parti del Sud Italia quella contro le mafie e'una battaglia impari''.
     
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