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Il governo australiano si aggiunge a quelli che vogliono controllare e, se possibile, censurare la rete. Sydney però ha messo nel mirino i videogiochi, fatti finire nel calderone dei "contenuti non adatti", insieme a pornografia e simili.
Il sistema usato in Australia prevede che il limite d'età massimo per i videogiochi sia di 15 anni, e non esistono categorie che possono ospitare titoli violenti come Fallout 3, i cui contenuti sono stati modificati per la commercializzazione nel paese.
Tutti i titoli che non rientrano nel sistema sono etichettati come "Rifiutato", e non possono essere venduti in Australia. Il filtro internet, quindi, bloccherà la possibilità di scaricare i giochi proibiti direttamente dalla rete, così come l'accesso a negozi che li vendono online. Ce n'è persino per i giochi flash che non rispettano le regole.
Il sistema si basa su segnalazioni dei cittadini che, se individuano un sito non in linea con la normativa, lo segnalano al governo che, fatti i dovuti controlli, può procedere al blocco.
L'attacco ai videogiochi è solo un nuovo passo del percorso censorio australiano, talmente intenso che l'Associazione dei Provider del Regno Unito ha inserito il suo più infervorato fautore, il senator Conroy, nella lista dei "super cattivi di internet".
Con questa nuova mossa gli australiani potrebbero, di fatto, dire addio a un numero enorme di videogiochi, una limitazione che potrebbe farsi sentire anche sul mercato di PC di fascia alta e console.
Fonte: Tomshw. -
»Rotten Alice.
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come possono sopravvivere senza gta? . -
Tshunter.
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non lo so
E non solo GTA.