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Nella Londra Vittoriana arriva Dorian Gray, un giovane uomo di straordinaria bellezza e nobiltà. Sensibile e impressionabile, Dorian viene molto presto coinvolto e trascinato nel vortice della mondanità dal carismatico Lord Wotton, incallito fedifrago sposato a Lady Victoria. Colpito dal suo bel sembiante, il pittore Basil Hallward lo cattura nei colori e sulla tela. Il giorno dell'inaugurazione del ritratto, Dorian pronuncia un giuramento e il desiderio di restare giovane per sempre. Conteso dall'interesse di Lord Wotton e dall'amore di Hallward, Dorian dissipa la sua eterna e giovane vita tra bordelli e teatri, libertinaggio sfrenato e promesse di matrimonio, prostitute consumate e spose ripudiate, senza che il suo volto patisca il segno del vizio. A sfigurarsi e a insozzarsi è la sua anima, incorniciata e fissata sulle pareti di una casa troppo grande. Spaventato dal deperimento del ritratto, Dorian lo ripone in soffitta, lontano dallo sguardo dei gentiluomini e delle nobildonne che affollano insaziabili la sua esistenza e i suoi salotti. Mentre il tempo scorre e appassisce i volti e le volontà dei suoi amici, Dorian resta fedele alla sua bellezza e al suo diabolico patto. Soltanto l'amore per la figlia di Henry Wotton potrà redimerlo e annullare i malefici effetti del maligno.
Non è facile adattare un libro per lo schermo, rinnovando e prolungando il piacere del testo. Ancora più complesso è realizzare la trascrizione cinematografica di un classico della letteratura come "Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde, pubblicato nel 1890 nell'Inghilterra di gusto e ideali vittoriani. Tenta l'impresa, ma non è nuovo all'impresa e alle parole di Wilde, il regista inglese Oliver Parker. Dopo le trasposizioni di due commedie del poeta, scrittore e drammaturgo irlandese (Un marito ideale e L'importanza di chiamarsi Ernesto), Parker cerca un confronto diretto con l'eroe decadente di Wilde. Dorian Gray, interpretato sullo schermo da Ben Barnes, è un ribelle "freddo" a cui manca la tumultuosa vita interiore degli eroi romantici e a cui un contratto demoniaco ha fissato una maschera immodificabile. L'usurpato e imberbe principe Caspian, delle celebri Cronache di Narnia, attraversa questa volta una ben più temibile soglia, praticando il culto esclusivo della bellezza e superando i confini assolutamente invalicabili di decoro e di pudicizia stabiliti dalla timorata società vittoriana. A incalzarlo con sentenze, aforismi e brillanti paradossi è lo straripante Lord Wotton di Colin Firth, magnifico e sprezzante nel suo tentativo di scandalizzare i virtuosi borghesi e di spostare e rilanciare la frontiera morale del suo giovane protetto. Le soluzioni alle domande che derivano dalla costruzione letteraria non riescono, nonostante le migliori intenzioni del regista, a produrre suggerimenti in direzioni di altre e più contingenti analisi. Dorian Gray resta fortemente ancorato alla mentalità e al tempo di Oscar Wilde, limitandosi soprattutto nella sceneggiatura a una fedeltà al limite dell'illustrazione. Parker si guarda bene dal buttarsi in un corpo a corpo tra letteratura e cinema, lasciando trasparire l'origine letteraria del film ed esibendo, all'interno della dimensione scenografica, la spettacolarizzazione degli effetti speciali. Effetti che illustrano gli incubi nevrotici del protagonista e rendono visibile la sua mostruosità, la miscela umana e ripugnante di un dandy animato dalla vocazione a realizzare una vita inimitabile, vendendosi banalmente l'anima al diavolo. Ben Barnes, principe superbo ma dandy prematuro, prova con risultati alterni a liberare le potenzialità di godimento del suo Gray, eliminando il candido Dorian dell'incipit e avanzando nei bassi istinti e nella indispensabile carnalità di un altro e orribile da sé. Un po' Harker e un po' Dracula, il gotico Dorian Gray di Parker-Barnes, nell'epilogo a sorpresa, si consegna all'amore di un personaggio inventato (la Emily Wotton di Rebecca Hall), ritrovando rughe e fisionomia e recuperando il proprio sé sepolto sotto la crosta e sotto i colori.SPOILER (click to view)source: mymoviesTrailer
L'avete visto? Che ne pensate?. -
{aliCe•.
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terribile
cioè, carino se non conosci il libro, ma è un'offesa a wilde
in più è splatter, splatterissimo, vermi, bacarozzi, cose schifose che sinceramente si potevano evitare secondo me, soprattutto se ti ispiri al libro che, pur descrivendo queste cose non ti fa venire la nausea, anzi.
e, certi sceneggiatori che vogliono fare i fighi inserendo scene omosessuali, o sono capaci o devono evitare, perché la basil/dorian era messa giù da schifo
si, insomma, mi ha deluso D:
e ha deluso anche oscar, LO SO! xD. -
.CITAZIONE ({aliCe• @ 29/4/2010, 23:29)terribile
cioè, carino se non conosci il libro, ma è un'offesa a wilde
in più è splatter, splatterissimo, vermi, bacarozzi, cose schifose che sinceramente si potevano evitare secondo me, soprattutto se ti ispiri al libro che, pur descrivendo queste cose non ti fa venire la nausea, anzi.
e, certi sceneggiatori che vogliono fare i fighi inserendo scene omosessuali, o sono capaci o devono evitare, perché la basil/dorian era messa giù da schifo
si, insomma, mi ha deluso D:
e ha deluso anche oscar, LO SO! xD
tralasciando questa parte (a me non piaceva nemmeno come film non inerente al libro), per il resto ti quoto in pieno che orrore
poi erano più le scene di sesso che quelle del restante film, che noia xD. -
{aliCe•.
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ma quelle ci stavano anche, insomma, vita dissoluta e tutto quanto okay...ma fatele decentemente, giusto cielo . -
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ci stavano, si...ma non nel 99 % del film xD non se ne poteva più xD . -
;Catch the Wind.
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Non l'ho mai visto ed è una goduria ammetterlo . -
Fra90.
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secondo me han voluto fare un mescolone di tutto quello che potevano fare o_o
poi vabbè guardabile se non lo si collega al libro..ma vabbè, alla fine 7,50 quasi buttati xD.